La gola attrezzata con scale in legno, costituiva inizialmente un passaggio per i primi abitanti che la usavano per recarsi più facilmente presso la zona del “pellicchero”.
Ben presto divenne una meta turistica per gli ospiti di Recoaro Terme, come la regina margherita di Savoia che la visitò nell’agosto del 1879 con il figlio Vittorio Emanuele.
La Montagna Spaccata…tra Storia e Leggenda
La Montagna Spaccata da sempre ha popolato i racconti del filò, soprattutto per la misteriosa e fantastica presenza delle anguane e di altre misteriose presenze. La sua storia quindi si intreccia un po’ con la storia del territorio in cui si trova e un po’ con la fantasia delle generazioni che l’hanno abitato nei secoli madre di racconti e leggende.
Nella sezione relativa al profilo geologico abbiamo visto quali sono le cause della fenditura profonda ben 93 metri protagonista di tante attenzioni da parte di scrittori e regnanti. Nella ristampa della sua “Guida alpina a Recoaro” del 1883, Paolo Lioy riserva all’amena località una stampa illustrata e una annotazione tra gli itinerari da non perdere.
Riporta in modo diligente il costo del trasporto da Recoaro fino a Fongara, con tappa alla Montagna Spaccata, differenziando il mezzo, che poteva essere con una vettura di due cavalli per lire 12, a un cavallo 7 lire, con il somarello 3 lire. Mezz’ora di vettura sulla strada valdagnese fino a S.Quirico
scriveLioy: “indi 20 minuti per la strada men buona alla Spaccata, monteroccioso, fesso dall’alto al basso per l’altezza di 92 metri, caduta d’acqua nel fondo, scena grandiosa e pittoresca; all’entrata, sulla strada, osteria Pellichero con vendita di guide e fotografie”.
Il 17 agosto 1879 sulla strada della Spaccata avvenne l’incontro della regina Margherita di Savoia e del principe ereditario Vittorio Emanuele con 22 alpinisti della sezione di Vicenza. Donarono all’augusta visitatrice un quadro che raffigurava la Spaccata e i dintorni. A sua volta la regina commissionò al prof. Allegri un quadro che raffigurasse l’incontro. Ma quella non fu l’unica passeggiata regale nella zona della Spaccata perché a darne conto è l’iscrizione marmorea che tuttora testimonia che il 9 agosto dello stesso anno, Margherita di Savoia era entrata nel misterioso anfratto. Per fissare nella storia questo evento i titolari della Spaccata, Michelangelo e Sante Pellichero apposero una lapide commemorativa tuttora visibile tra le rocce.
Infine, nei primi anni del ‘900 divenne famoso il personaggio del Mago della Spaccata. Altempo, Luigi Pellichero, capelli e barba incolti, di carattere scontroso e con una coperta sulle spalle, gestiva la locanda e per la suggestione insita nel luogo in cui viveva divenne egli stesso un protagonista singolare e un po’ misterioso di fiabe e racconti mettendo in soggezione soprattutto i bambini.
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